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I muri delle Fiandre in bicicletta: cosa mangiare per affrontarli
Affrontare gli epici muri delle Fiandre e superare il diabolico pavé fiammingo non è solo una prestazione sportiva: è ciclismo epico, vento in faccia, leggenda e sogno, fatica incomprensibile vista da fuori, ma che – per chi il curriculum di qualsiasi ciclista sia professionista che amatoriale o appassionato – è una soddisfazione da medaglia d’oro.
Per dare la possibilità a tutti i ciclisti – ma proprio tutti, non solo quelli super allenati – di cimentarsi con i muri e il pavé fiamminghi, abbiamo creato due viaggi che percorrono questi luoghi epici e per farlo abbiamo coinvolto come guida dei viaggi Andrea Ferrigato, che di bicicletta ne sa parecchio: ex ciclista di ciclismo su strada italiano e professionista dal 1991 al 2005, con 17 vittorie e medaglia d’argento nella Coppa del Mondo su strada del 1996.
Con tutta questa esperienza sulle due ruote, gli abbiamo chiesto di darci qualche dritta su cosa mangiare (e quanto e come) per affrontare nella forma migliore i muri delle Fiandre. Chi meglio di lui? Ecco quindi i suoi consigli.
La colazione prima di affrontare in bicicletta i muri delle Fiandre
La cosa più importante, ancora prima della colazione, è la cena della sera prima: è questo il momento di fare la carica di zuccheri fondamentali per avere tutta l’energia per un giro così epico. Durante il giro spesso si incontra freddo, vento contro e le strade sono più strette e con tante variazioni: gli zuccheri danno la carica per affrontare tutto questo.Via libera quindi a pasta, pizza e dolci. La colazione prima della partenza deve invece essere quanto più equilibrata, nel rispetto delle nostre abitudini, cercando di integrare in termini di quantità e aggiungendo le proteine che di norma sono uova. Alcune idee possono essere una frittata o un omelette con prosciutto e formaggio, benissimo anche pane con miele e marmellata e va bene anche aggiungere frutta e yogurt.
Attenzione alla crisi di fame: ogni quanto mangiare, ogni quanto bere
Un’altra cosa che si impara andando in bicicletta, che spesso i non professionisti non sanno, è il pericolo della crisi di fame. Spesso si ritarda a mangiare e quando arriva lo stimolo è troppo tardi e si cade nella crisi di fame, che è davvero difficile da superare. Tutti vanno veloci senza pensare che una volta perse le energie è difficile recuperarle. E allora ricordiamoci di mettere nella borraccia acqua e sali e rispettiamo la regola di mangiare ogni 30 minuti e bere ogni 15 minuti. Mantenere giusta la glicemia senza cali è il segreto per andare forti e avere sempre energia sulle gambe!
I migliori spuntini da tenere in tasca durante il giro
Portarsi un panino è sempre la scelta giusta. Può essere imbottito in base ai propri gusti: formaggio, formaggio e marmellata, prosciutto, salame e formaggio, noci e miele. I professionisti normalmente integrano solo con zuccheri, ma per chi non è abituato è meglio aiutare lo stomaco con qualcosa di solido, dopo 5 ore di pedalate un panino è un vero toccasana!
Cosa mangiare nei tratti più duri? Il segreto fiammingo!
Quando si parla di tratti più duri, ci stiamo riferendo ai muri epici come il Grammont, il Kwaremont e il Koppenberg. Stiamo parlando di 10 minuti di salita, ma davvero tosti! In questo caso per recuperare in fretta la soluzione migliore è quella di prendere un gel. E già che siamo nelle Fiandre perché non proviamo il Flemish Classic che si ispira al piatto forte di questa zona, lo stufato di manzo e le patatine fritte alla belga. Un gel che nasce da una storia interessante e assolutamente divertente che potete vedere QUI.
E dopo? Godiamoci la soddisfazione con una super cena!
Tradizione vuole che subito dopo il giro si festeggi con una tipica merenda veneta (in onore alle nostre origini!): Prosecco, salame e grana! Ci aggiungiamo poi un tocco fiammingo con cioccolata e tanta birra (la nostra preferita è la Birra Kwaremont dedicata al muro che ha la stessa gradazione alcolica della sua pendenza, il 6%). E poi alla sera ancora cucina belga: bistecche, birra e le famosissime patatine fritte che in Belgio sono così buone da essere un’istituzione.
Se affrontare i Muri fiamminghi in bicicletta è un tuo sogno nel cassetto, scopri tutte i nostri viaggi in Belgio in bici da corsa con Andrea Ferrigato.
Photo credits: ©Visit Flanders